Aspettando il Natale: Tradizione e Pratiche per imparare a gustare l’Attesa del Giorno più magico dell’Anno.

Li ho conosciuti davvero quegli adulti li, quelli che ancora credono davvero che la notte di Natale accada qualcosa di magico e speciale. Conosciuti e invidiati, a dire il vero… perché con il tempo mi sono resa conto di aver perso un po’ la magia.
Soprattutto nelle città, nei centri commerciali, a metà ottobre si inizia già a parlare di Natale, di quello che sarà il panettone più buono, l’albero più originale, la ricetta per un menù da ricordare.

E se invece venisse per davvero?
Se la preghiera, la letterina, il desiderio
espresso così, più che altro per gioco
venisse preso sul serio?
Se il regno della fiaba e del mistero
si avverasse?
(Dino Buzzati)

La realtà è che provo un po’ di malinconia per i tempi che sono passati. Aspettare il Natale da bambina sembrava era una delle emozioni  più belle di tutto l’anno.

Uno dei ricordi più belli che ho, se chiudo gli occhi, è quello di me e della mia mamma che passeggiavamo per le vie del centro illuminate da tantissime luci dorate, sgranocchiando un cono alla cannella ricoperto da panna fresca e cacao.

Erano belle passeggiate quelle, passeggiate di nasi freddi, guance rosse e manine avvolte da guanti morbidi… e poi aspettare l’8 dicembre per fare l’albero tutti insieme, una stufa accesa e il tè caldo.
Attendere non era un peso e alla fine succedeva che nella magia del Natale ci si credeva veramente.

Questa volta, l’articolo che trovate rispecchia proprio quello che un giorno, con sorpresa, ho letto su un libro. Pare che, il giorno in cui sono nata, il 14 aprile, sia il “giorno della tradizione” e quale giorno più del Natale rappresenta la tradizione?

Bene, oggi parliamo di tradizioni, di importanza dell’attesa, di saper sostare nel tempo e imparare nel mentre a gustarsi i giorni che passano lentamente.

Un articolo per aiutare i bambini ad aspettare… e gli adulti a sognare.

 PERCHÉ‘ E’ IMPORTANTE AIUTARE I BAMBINI A VIVERE L’ATTESA?

Rimango sempre divertita quando sento dire da parte degli adulti che: “I bambini di oggi non sanno aspettare!
Come se fossero i bambini a decidere come e con quale tempo ottenere ciò che richiedono.
Non mi stancherò mai abbastanza di ripetere che viviamo in tempi particolari: tutto va veloce, le giornate scorrono senza nemmeno accorgercene e quando rallentiamo ci sentiamo inutili, come se non assolvessimo ai compiti mentali che ci poniamo.

Tutta la frenesia che viviamo nel mondo adulto, viene riflessa come uno specchio sui bambini.

Non c’è da stupirsi se i bambini di oggi faticano ad aspettare, a restare nel desiderio… nemmeno gli adulti sono più in grado di farlo.

Esiste un’incapacità generale di attendere. Sempre indaffarati in qualcosa, i genitori cercano moltissime occupazioni anche per i loro bambini: i corsi di nuoto, di danza, di calcio, di teatro, di musica, impegnati 7 giorni su 7 dalle 8 alle 14h al giorno.
Il risultato è che quando i bambini sono all’ interno di uno spazio non strutturato, ma libero, appaiono sconcertati, agitati, confusi.

Il gioco dev’ essere per forza indirizzato verso qualcosa, come se ci dovesse essere obbligatoriamente un risultato concreto dell’attività effettuata.
Se i bambini non riescono ad attendere (la scena tipica che osservo spesso con tristezza è al ristorante) allora vengono distratti con apparecchi tecnologici che non rilassano, ma iper stimolano le loro percezioni cognitive.
Immaginate di avere due cuffie 24h/24h nelle orecchie che vi bombardano di continue informazioni: il risultato è quello di dover sempre essere efficienti ed efficaci e di non dover mai far trascorrere troppo tempo tra lo stimolo ricevuto e l’attesa.

Tutto ciò, non solo ha conseguenze sulle attività, ma anche sui tempi e sullo trascorrere dei giorni, delle settimane e dei mesi.
Ricordo che tempo fa ero a contatto con una famiglia che aveva un’abitudine molto strana a mio avviso: avevano due figli e quando uno dei due compiva gli anni, anche all’ altro venivano fatti dei regali.
Con mera curiosità chiesi il perché e la risposta fu che, se uno dei due non ne riceveva diventava triste e invidioso del fratello. Chiesi con ulteriore curiosità al bambino se sapeva descrivermi cosa fosse un compleanno e la sua risposta è stata altrettanto curiosa: “E’ un giorno come Natale che arrivano tanti regali!”
Forse questa risposta a molti di voi sembrerà ingenua e carina, io ci ho letto una grossa difficoltà a distinguere tempi e spazi.

Ci sono momenti in cui gli spazi non possono essere di tutti e ci sono momenti in cui è giusto imparare ad attendere, anche se si parla di mesi.
Aiutare i bambini a sostare nell’ attesa è fondamentale per diverse ragioni:

  • imparano ad osservare,
  • a cogliere e comprendere il linguaggio non verbale
  • e a rispettare tempi, spazi e particolarità delle altre persone.

Attendere significa anche allenare la capacità introspettiva e quindi imparare anche a comprendere emozioni, sentimenti e desideri.
Cosa possiamo fare per aiutare i bambini a restare nell’attesa?

Leggi anche -> Pazienza: 9 strategie per insegnarla ai bambini

Leggi anche -> “Apetta” un libro di Olimpia Ruiz di Altamirano

 L’ARRIVO DEL NATALE

Se di pratiche per imparare ad attendere e ad avere pazienza ce ne sono moltissime, vorrei che ora ci concentrassimo proprio sul mese di dicembre, adulti e bambini, per tornare a vivere l’attesa del Natale con un po’ di tradizione e con un pizzico di magia.
Di seguito scriverò alcune azioni che possiamo praticare all’interno delle nostre case per gustare l’attesa e arrivare al 25 dicembre con felicità e trepidazione. Perché a Natale è così che ci si dovrebbe sentire, adulti e piccini, tutti con gli occhi che brillano e con un sorriso sincero.

IL TEMPO DEGLI ADULTI NON E’ IL TEMPO DEI BAMBINI

Con questo primo pensiero vorrei farvi riflettere sul fatto che gli adulti vivono a un ritmo diverso da quello dei bambini.
Per gli adulti è normale iniziare a pensare o “lavorare” al Natale diverse settimane in anticipo, ma proviamo a tornare alle origini e a restituire loro un po’ di magia.

Non fatevi cogliere in casa con bigliettini, carte regalo e fiocchi… lasciate che nella loro immaginazione qualcosa di magico, resti. 

Lasciate che immaginino, sognino e fantastichino su tutte le fiabe che avete sempre raccontato.
L’adulto ha un grande potere: può rendere le fiabe realtà, lasciate che loro possano essere i protagonisti di questo periodo così meraviglioso.

IL NATALE NON E’ VISSUTO ALLO STESSO MODO IN TUTTI I PAESI DEL MONDO

Prova a spiegarlo ai tuoi bambini e raccontare loro le diverse tradizioni: in questo modo potrebbero non rimanere spaesati se alcuni dei loro compagni gli dicono che Babbo Natale o Gesù Bambino non esistono.
Di seguito vi lascio una filastrocca che ho inventato tempo fa per aiutare i bimbi a capire che tutti hanno abitudini, tempi e modi differenti. Divertitevi a canticchiarla o a raccontarla.

“Un cracker nel piatto colorato e sorridente

Per gli amici inglesi con un accento sorprendente,

come noi festeggiano il venticinque

con dolci, caramelle e tante delizie.

In Germania arriva San Nicola

con cioccolatini, zenzero e no… non la coca-cola!

In Spagna i regali si aprono insieme alla Befana

con un’attesa più lunga di una settimana.

Il 5 Dicembre in Olanda tutti i bambini scrivono poesie

per i regali che vorrebbero nelle loro fantasie.

In Svezia il 13 Dicembre balla Santa Lucia

che tutti i dolci più buoni porta via.

Il Natale è diverso in tutti i paesi

fidati, prova a chiederlo ai giapponesi.

Sii felice insieme a tutta la tua famiglia

che il Natale passa in un battito di ciglia!”

 

IL CALENDARIO DELL’AVVENTO … DELLE BUONE AZIONI

Il mese di dicembre è un mese speciale nella nostra tradizione. I Calendari dell’avvento sono moltissimi e ci sono moltissime idee di come realizzarne fatti in casa. Insieme alle leccornie, potrebbe essere una bella idea inserire nel calendario anche delle azioni da svolgere. Semplici e chiare, ma questo aiuta i bambini a rendersi conto del trascorrere delle giornate e del tempo, perché serve a contestualizzare i giorni. Ricorderanno i giorni di dicembre come giorni in cui accade sempre qualcosa di speciale, fino ad arrivare al loro giorno preferito con l’apertura dei regali.

Sfoglia questa gallery di Pinterest per idee su come realizzare un calendario dell’Avvento!

Leggi anche -> Calendario dell’Avvento della Gentilezza

 

PROVIAMO A NON ANTICIPARE LE FRUSTRAZIONI DELL’ATTESA

Proprio perché gli adulti hanno paura dell’attesa tendono ad anticipare i bisogni del bambino.

Ci sono genitori che iniziano a far trovare regali in giro per casa molto prima del 25 Dicembre, altri che devono fare vedere ai bambini che Babbo Natale arriva in anticipo come a volerli rassicurare… vi prego, impariamo tutti insieme ad aspettare.

Torniamo a nascondere i regali nell’ armadio e a svegliarci di notte di nascosto per preparare una bella sorpresa della mattina.

Non anticipate la, dove invece occorre stare nell’ attesa.

SCEGLIETE INSIEME LE DECORAZIONI PER LA VOSTRA CASA

Condividete il momento della scelta, cercate compromessi, rendete i bambini partecipi alla costruzione e alla decorazione della vostra casa.

Ricordate che l’ambiente per un bambino è una grande fonte di apprendimento e renderlo consono alle circostanze lo aiuta ad orientarsi nel tempo.

Noto sempre di più che i centri commerciali sono pieni di decorazioni sempre molto in anticipo, mentre i balconi delle nostre case sono spogli. Iniziamo a rifare il contrario: negozi più asettici e case più calde, case che urlano CALORE e FAMIGLIA solo a guardarle.

CREATE LE VOSTRE TRADIZIONI DI FAMIGLIA

Tramandate le vostre tradizioni e createne di nuove. Accogliete con gioia le idee che i vostri bambini vi danno e provate a renderle concrete per dar loro importanza. Lasciate che qualche loro fantasia si concretizzi e possano toccarla con mano.

 

OGNI FAMIGLIA E’ SPECIALE

L’ultima cosa che voglio dirvi è questa, che ogni famiglia nell’ insegnare l’attesa è speciale. Si sperimentano giochi, azioni, situazioni… la cosa importante è provare a comprendere che ci sono momenti, durante l’anno, che per quanto possano sembrarci noiosi e monotoni, in realtà sono fondamentali perché costituiscono la base dei ricordi felici dei nostri bambini.

Il Natale è uno di questi momenti importantissimi, non sprecatelo per collezionare cose frivole, non sprecatelo volendo fare troppo e poi magari ritrovarvi nervosi ed esauriti, incapaci di regalare del tempo di qualità a chi vi è attorno. Cercate, anche da grandi, di viverlo con magia.

A volte credetemi il detto: “Less is more” è particolarmente saggio e importante.

Facciamo meno per avere di più in termini di qualità. Facciamo di meno per essere più presenti e consapevoli. Facciamo di meno ma impariamo ad esserci davvero, soprattutto per loro, per i nostri bambini.



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