Tortine Senza Glutine con Mandorle e Lamponi

Lentezza.

Questo è il tema di Gennaio della nostra rubrica Montessori in Cucina, quella dedicata alle preparazioni da realizzare con i piccoli che da più di un anno ormai ci fa compagnia con cadenza puntuale al martedì, soprattutto attraverso instagram. Se penso alla lentezza in cucina la mia mente vola direttamente a impasti lievitati, zuppe che prevedono cotture lunghe, stufati e tutte quelle preparazioni per le quali è necessaria pazienza e attesa.

Pazienza e attesa certamente sono due aspetti che i bambini imparano a gestire con impegno e spesso con fatica, i piccoli per loro natura e indole sono predisposti al “tutto e subito”, vorrebbero vedere esaudite richieste e desideri nell’attimo stesso in cui vengono esposti ed espressi, ma sappiamo che compito nostro di genitori è quello di insegnare loro anche quanto possa essere prezioso il tempo e l’attesa e di conseguenza esercitare la pazienza.

Ora che il mio Tommy è grandicello quando gli dico che mi piacerebbe fare qualcosa insieme a lui, la sua prima domanda è “adesso?” e spesso le mie risposte prevedono un lasso di tempo più dilatato rispetto all’immediato, ci sono volte in cui lui riesce a gestire l’attesa, altre in cui diventa un martello pneumatico continuando a chiedermi di continuo “adesso?” fino a che non ci mettiamo davvero all’opera.

Leggi anche -> Il Magico potere dell’Attesa secondo la Montessori

Oggi vi propongo delle Tortine senza Glutine con Mandorle e Lamponi semplicissime da realizzare e anche relativamente veloci, il nostro esercizio intanto che le stavamo facendo è stato focalizzarci sui diversi passaggi, dando un ordine a quello che avremmo dovuto fare e imparando ad aspettare tra uno e l’altro per la corretta riuscita delle nostre tortine; non è stato semplice perché lui ad esempio avrebbe buttato tutti gli ingredienti in contemporanea in planetaria, ma poi ha capito che per avere delle tortine buone buone era meglio rispettare i diversi passaggi e quindi attendere.

 

Tortine senza glutine con mandorle e lamponi

  • 100 g burro sciolto
  • 2 cucchiai i skyr
  • 80 g zucchero di canna
  • 2 uova
  • 150 g farina di mandorle
  • 50 g farina di mais per dolci
  • 50 g farina di riso
  • 8 g lievito per dolci
  • 1/2 bacca di vaniglia, la polpa
  • 2 lamponi per ogni tortina

Monta le uova con lo zucchero fino a che siano spumose e bianche, setaccia le farine e il lievito.

Aggiungi il burro sciolto e mescolato con lo skyr al composto di uova, aggiungi la polpa della vaniglia e in ultimo le farine.

Mescola delicatamente per non smontare il composto.

Trasferisci l'impasto negli stampi da muffins unti e infarinati.

Disponi due lamponi per ogni tortina e cuoci in forno caldo a 180° per 20'

Vi invito ora a leggere queste parole di Maria Montessori:

In ogni classe di molti bambini ci sarà un solo esemplare di ogni oggetto: se un bambino desidera qualcosa che già è in uso ad un altro, non potrà averlo e, se è normalizzato, aspetterà finché l’altro avrà finito il suo lavoro. Così si sviluppano certe qualità sociali che sono di grande importanza: il bambino sa che deve rispettare gli oggetti che sono adoperati da un altro non perchè così gli è stato detto, ma perchè questa è una realtà davanti alla quale si è trovato nella sue esperienza sociale.

Vi sono tanti bambini e un solo oggetto: l’unica cosa da fare è aspettare.

E poiché questo avviene ad ogni ora del giorno, per anni, il concetto di rispettare ed aspettare entra nella vita di ogni individuo come un’esperienza che matura col passare del tempo.
Da ciò ha origine una trasformazione, un adattamento, che non è se non la costruzione stessa della vita sociale. La società non è fondata sulle preferenze, ma su una combinazione di attività che devono armonizzarsi. Dalla loro esperienza si sviluppa nei bambini un’altra virtù sociale: la pazienza, una specie abnegazione nella inibizione dei propri impulsi. Così quei tratti del carattere che noi chiamiamo virtù si affermano spontaneamente. Non possiamo insegnare ai bambini di tre anni questa forma di moralità, ma lo può l’esperienza e poiché in altri ambienti la normalizzazione allora non poteva avvenire, vedendo che nel mondo tutti i bambini lottavano per il possesso delle cose mentre quelli delle nostre scuole aspettavano, la cosa prese ancor più rilievo agli occhi delle persone,che mi domandavano: “Come avete potuto ottenere questo genere di disciplina in creature così piccole?” Ma non ero io, era l’ambiente preparato e la libertà in esso concessa che permettevano la manifestazione di qualità che non si trovano comunemente in bimbi dai tre ai sei anni.” Maria Montessori “La mente del bambino

Vi auguro una serena settimana! Con queste tortine o altre dolci delizie!

Enjoy The Green Side of Life!



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *